UN TUFFO NELLA STORIA

UN TUFFO NELLA STORIA

La Tenuta
Parco di Stalla

Le sue origini sono antichissime ed è stata “testimone” della tradizione millenaria dei trappeti e della storia locale di Palagianello. Parco di Stalla sorge su una necropoli di un abitato apulo del IV – III sec. a.C., e nel corso dei secoli riveste dapprima il ruolo di Tabernae in epoca romana e successivamente, a partire dal XIV sec. diviene un punto di riferimento per l’agricoltura locale e non. Parco di Stalla si presenta come una masseria incastonata in un monte naturale, al cui interno è scavato un frantoio ipogeo risalente al XVI secolo.
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La storia

Le prime tracce, i primi insediamenti, si perdono nella notte dei tempi: nel IV – III secolo a.C. è sede di una necropoli, di un abitato apulo, il cui epicentro viene individuato proprio dove oggi sorge il nucleo della masseria.
Parco di Stalla, antica tenuta agricola nella provincia di Taranto, ha una storia che affonda le radici nei tempi più remoti. Risalente al IV – III secolo a.C., il sito ha ospitato una necropoli e un insediamento apulo, con epicentro dove oggi sorge il nucleo della masseria. Durante l’epoca romana, era una tappa importante lungo la via Appia, fungendo da taberna dove i viaggiatori potevano trovare rifugio, cibo, alloggio e foraggio per i cavalli. Il vero sviluppo Parco di Stalla avviene intorno al XV secolo con la transumanza, un fenomeno migratorio che coinvolgeva pastori e bestiame alla ricerca di cibo e acqua. Questo ha portato alla costruzione di strutture più solide, come i jazzi a comparti multipli e a due piani, a testimonianza della crescente importanza della masseria. Il nucleo centrale della masseria e il frantoio ipogeo risalgono al XVI – XVII secolo d.C. e testimoniano l’abilità e l’ingegno delle generazioni passate. Nel corso dei secoli successivi, Parco di Stalla è diventato un punto di riferimento per l’agricoltura locale, come dimostrano i documenti dell’epoca.

Nel XVIII – XIX secolo, la masseria subisce ampliamenti significativi con la costruzione di nuove strutture come cantine ipogee, aie, stalle e un grande forno per il pane. Questi interventi testimoniano l’importanza della masseria non solo dal punto di vista produttivo ma anche occupazionale, diventando un polo di attrazione per gli abitanti di Palagianello.

Nel 1806, Parco di Stalla passa nelle mani del marchese Caracciolo, ex feudatario di Palagianello. Durante il XIX secolo, la tenuta vive i fermenti dei grandi eventi che portarono all’Unità d’Italia. Il Dott. Tateo, fittavolo della masseria, elegge il Parco di Stalla come luogo di incontri per i cospiratori pro unità nazionale.

In sintesi, Parco di Stalla è un importante patrimonio storico e culturale della provincia di Taranto, testimone di secoli di storia e di trasformazioni. La sua storia ricca e variegata continua a suscitare interesse e ammirazione, contribuendo allo sviluppo della comunità locale e rappresentando il legame profondo tra l’uomo e la terra.

“…il Terzo seu Parco detto della Stalla, composto da circa sei carra di territorio, arborato d’olive renetizie…”

“…il Terzo seu Parco detto della Stalla, composto da circa sei carra di territorio, arborato d’olive renetizie…”

Storia attuale

Storia attuale

Dopo il passaggio di proprietà ai marchesi D’Ayala Valva alla fine del XIX secolo, la famiglia Lanzo Dione prende il controllo del Parco di Stalla nel 1927, trasformandolo in una vera e propria azienda agricola. Nel corso del XX secolo, la masseria subisce una serie di innovazioni e migliorie fondiarie, con particolare attenzione all’olivicoltura, ai pereti e ai mandorleti. Dal 1927, vengono introdotte presso il frantoio ipogeo 24 nuove presse idrauliche in ferro, sostituendo i vecchi torchi in legno. Nel 1954, con l’arrivo della corrente elettrica, gli impianti vengono convertiti all’uso dell’elettricità, segnando l’inizio di un’era di modernizzazione. In questo periodo, viene anche costruito un silos per il foraggio degli animali e un moderno capannone con 10 superpresse, che determina l’abbandono del vecchio frantoio ipogeo. A partire dagli anni ’60, l’avvento della tecnologia porta allo spopolamento della popolazione residente nella masseria. Gli anni ’80 vedono radicali cambiamenti con l’introduzione degli agrumeti e di un’olivicoltura intensiva, l’estirpazione dei pereti e dei mandorleti, e l’abbandono progressivo dell’allevamento del bestiame.

Nel 1982, viene introdotto il primo impianto a freddo continuo, segnando un’altra svolta tecnologica per l’azienda.
Negli anni duemila, l’azienda subisce ulteriori trasformazioni e investimenti significativi. Viene potenziata la produzione di energia pulita, si ristruttura la chiesa aziendale e gran parte della masseria diventa museo delle civiltà contadine. Viene aperto un agriturismo nel secondo corpo aziendale per promuovere il turismo locale. L’agrumicoltura viene potenziata con la piantumazione di nuove varietà. Viene installato un frantoio di ultima generazione con spremitura a freddo e una moderna linea di imbottigliamento
per migliorare la qualità dell’olio extravergine di oliva. Infine, a partire dal 2010, l’intera azienda viene convertita all’agricoltura biologica, certificata da ICEA.
Tutte queste trasformazioni hanno reso Parco di Stalla un vero e proprio fiore all’occhiello per l’intero territorio, testimonianza di una lunga e ricca storia di adattamento, innovazione e sostenibilità